Poesia

317) Trilogia per Carlo – 13/11/2023

 

 

Il “sorriso” di Carlo

Gli dei hanno una particolare predilizione per chi muore giovane.

Per tanti anni ho letto questo verso

nel testo originario greco

sulla lapide di una ragazza morta

nel momento di spiccare il volo

verso la conoscenza e l’amore.

Per tanti anni ho pensato

con dolore alla vita dei genitori

e mi sono sempre augurato

che fossero illuminati

e sorretti dalla fede.

Solo una fede forte senza riserve

che non chiede e pretende

senza limiti

può aiutare a sopportare siffatta prova

umanamente dura immane e spietata.

Anche Carlo è morto così…

nell’età in cui i progetti non hanno limiti

e non hanno scadenza

è stato portato via

dopo lunga sofferenza

mortificando con violenza le speranze

di un’intera comunità

stretta come non mai attorno ai genitori

per lenirne il dolore

e sorreggerne la già salda fede.

E’ passato già un anno da quell’evento

per molti i ricordi cominciano a sbiadire

nella nebbia della vita di tutti i giorni

che tutto avvolge progressivamente

senza distinzione o selezione.

Io vorrei invece che il ricordo

di quell’evento infausto e drammatico

non venga subito meno

invitando tutti a colorarne i contorni

e a rinforzare le tinte.

Mi auguro che la memoria di quel fiore reciso

sia sempre con noi

attraverso i segni che ha lasciato

i suoi temi disegni gli auguri

gli interventi di amici e testimonianze autorevoli.

Vorrei che raccontassero simbolicamente

una vita normale

una personalità appena sbocciata e in rapida crescita

piena di curiosità desideri slanci speranze

una vita “data in prestito dal Signore per breve tempo…”

Una vita che si è affacciata

per un attimo

una vita vissuta

solo un giorno

come quella dei fiori più belli e ricercati.

 

Nonno e nipote

Nonno e nipote avevano affinità notevoli

feeling

erano in perfetta sintonia.

Naturale, spontanea, genetica.

Non solo il nome

non solo il rapporto parentale

univa nonno e nipote.

Era un rapporto privilegiato

fatto di passioni e sentimenti comuni.

Amavano insieme gli animali della grande “fattoria”

amavano, seppur timidi ma socievoli,

i momenti di aggregazione

che di stagione in stagione

animavano la vita e la cultura contadina.

Nonno e nipote avevano affinità notevoli

feeling

erano in perfetta sintonia.

Naturale, spontanea, genetica.

Fino all’ultimo, nel lettino in coma,

durante la lunga sofferenza,

il nonno cercava con flebile voce il nipotino

o con un leggero tocco della mano.

Fino all’ultimo cercava un contatto

un modo diverso di conversare

un modo più profondo di trasmettere amore

coraggio consigli soffio vitale.

Anche lassù mano nella mano -nei prati celesti-

si ritrovano a passeggiare e a discutere

di tutte le cose e delle persone

che hanno amato sulla Terra.

 

Carlo sei con noi

Carlo sei con noi

tutte le mattine che incoraggiano lo sforzo

di dare un senso alle nostre giornate

fatte di lavoro di attesa di speranza

– e tu le riempivi di impegno scolastico gioioso

Carlo sei con noi

tutte le domeniche che vestono il tempo

dei colori della festa

sacro riposo da dedicare a Dio

e all’ozio ristoratore

– e tu le dedicavi ai giochi e agli amici prediletti

Carlo sei con noi

tutte le primavere che rinnovano la speranza

con il Cristo Risorto tra le vie del borgo

nell’esaltante geloso rito d’altri tempi

– e tu lo vivevi con attenzione curiosità e partecipazione

Carlo sei con noi

tutte le volte che il rintocco delle campane

richiamano al senso di comunità i fedeli della Biviera

uniti nella preghiera e nella conversazione leggera

sul sagrato dell’amata Chiesa

– e tu eri sempre presente con la vivacità dei tuoi anni

Carlo sei con noi

tutti i momenti che scandiscono la vita dell’uomo

nella scacchiera dove le caselle bianche

si alternano a quelle nere

e gli uomini sono dei numeri o pedine

che solo a volte nei singoli scolpiscono i valori

– e tu sei stato numero pedina ma soprattutto valore

Carlo sei con noi

tutte le volte che invochiamo Dio

con la preghiera della perfezione

“aiutaci o Signore a trovare

il coraggio nel pericolo

la prudenza nell’azione

la pazienza nel dolore

l’umiltà nel successo”

– e tu sei stato sempre umile prudente paziente e coraggioso

Carlo sei con noi

tutti i giorni che portano il silenzio degli spazi infiniti

i fiori e i miracoli della natura nell’aspra terra

e il vento che accarezza le foglie degli alberi

là dove le nuvole vanno a riposare

Carlo sei con noi

tutti gli attimi che scandiscono il tempo

e svelano antichi sentori di Assoluto

i ricordi seppure dolci nella memoria

le nostalgie che ci assalgono con violenza e terrore

e accordano la brezza del mattino e il suono di violini

il pianto di un bambino

una goccia di pioggia

e tutto ciò che segnala la presenza

di un Architetto grande e misterioso

– e tu sei stato piccolo segno del suo progetto

senza spazio e senza tempo

 

(Carlo è nato il 5/11/1988 ed è volato in cielo il 14/11/1999)

 

You cannot copy content of this page