Poesia

126) Viaggio nella terra dei tulipani – 06/05/2023

una poesia al giorno

Sono stato in viaggio

per le strade del profondo Nord,

per piacere come sempre e per dovere

di dare alle mie incerte conoscenze

un’ulteriore approfondita erudizione.

Ricordo con occhio comprensivo

e saggio i compagni di viaggio

ad uno ad uno, le lunghe tappe

nel formicaio stradale da Capo Nao

alle terre d’Olanda tollerante e laica.

Ogni momento tutti i passaggi

ho studiato di un gruppo teso

e stanco che ha stentato a dare

unità senso e finalità compiute

come si cerca in una comunità

di ricerca e in cammino.

Ho rivisto per l’ennesima volta

la città di Bologna meta di studio

svago e di dolore con i soliti

sentimenti forti e contrastanti

e le terre ordinate fertili e ricche

d’ingegno pratico di commerci e di lavoro.

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Sono stato in viaggio per le strade

del profondo Nord per piacere come

sempre e per dovere di dare alle mie

incerte conoscenze un’ulteriore

approfondita formazione.

Ho visto e sentito cose scontate

usuali alle emozioni quotidiane,

ma anche sentimenti nuovi

e stimolanti che danno voce vita

e corpo ad ogni viaggio.

Ho scoperto con strana gioia

Francoforte e il Reno, i suoi contrasti

forti e armoniosi, la Mainhattan

e la caratteristica piazza del Romerberg,

il nuovo e il vecchio in equilibrio uniti,

le particolari costruzioni in stile antico

dell’Ostzeille il Kaiserdom imperiale

Saint Paul e il duomo di Magonza,

la vista riposante e sacra nella nuda terra

di un cimitero ebraico con stele

ed iscrizioni a ridosso nell’Hahnstrasse

dell’hotel Dorint quattro stelle.

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Sono stato in viaggio

per le strade del profondo Nord

per piacere come sempre e per dovere

di dare alle mie incerte conoscenze

un’ulteriore approfondita erudizione.

Ho avuto confronti contatti e rapporti

nuovi qualche volta anche con eccessiva

e inutile indolenza con personaggi diversi

e varia variopinta umanità, nel viaggio

come in ogni viaggio univoca metafora

del ritrovar se stessi e il senso della vita.

Ho apprezzato il buono il semplice

il solitario e il saggio, ho provato

irritazione per l’intellettuale l’egoista

e il cafone, il millantatore il cretino

e chi si parla addosso. Ho detto spesso

bitte kartffeln e auf wiedersehen

ma anche goede dag,dank u wel

ed het diner nella città ricca di canali,

tra moderno e tradizione, i tetti

privi di antenna, case strette e alte

dotate di utili verricelli esterni,

le piste ciclabili e i romantici

battelli scorrere su e giù per canali.

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Sono stato in viaggio

per le strade del profondo Nord

per piacere come sempre e per dovere

di dare alle mie incerte conoscenze

un’ulteriore approfondita formazione.

Ho visitato Amsterdam per un’arcana

e strana coincidenza, con mia moglie,

nello stesso periodo dei miei figli

e in ogni ragazzo in bici intravedevo

le sembianze di Gianfranco a Groningen

e in ogni bella donna Giovanna Alma

la “principessa” dal portamento fiero

e regale.Ho ammirato le infinite aerovie

che si dipanano intasate nel gigantesco

aeroporto di Schiphol e il rumore

continuo di motori colonna sonora

della vita moderna dai ritmi veloci.

Ho rivolto, davanti alla casa di Anna Frank,

un sentito pensiero alle vittime della guerra

e un cattivo pensiero al modo primitivo

di gestire il potere che abbrutisce cancella

e calpesta ideali valori e dignità,

ho sciolto un desiderio antico

e disarmante davanti al fascino

inquietante della Ronda di notte.

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Sono stato in viaggio

per le strade del profondo Nord

per piacere come sempre e per dovere

di dare alle mie incerte conoscenze

un’ulteriore approfondita erudizione.

Dietro i visi anonimi della vita

di tutti i giorni ho incontrato il carattere

e il volto vero dell’Olanda, tra canali

mulini fiori e paesaggi ordinati senza fili,

ho visitato con occhi sgranati e pieni

di stupore i paesi delle favole

e dei Pattini d’argento, Volandem Marken

Zaanse Schans degli zoccoli e la Grande Diga

opera esaltante l’ingegno umano, poi ancora

Scheveningen il palazzo reale con le dodici

province infiorate di De Nag, la bella sede

del Tribunale internazionale per i crimini

di guerra impegnato dal mese di luglio

nel processo al boia Milosevic, accusato

novello Stalin Hitler e Pinochet

di aver trucidato donne e civili.

Ho riflettuto molto sulle enormi possibilità

delle metropoli e le grandi solitudini

in contrasto al calore umano dei piccoli

centri dai ritmi lenti e antichi.

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Sono stato in viaggio

per le strade del profondo Nord

per piacere come sempre e per dovere

di dare alle mie incerte conoscenze

un’ulteriore approfondita formazione.

Tra marchi franchi fiorini e lire

lo spirito di Ulisse mi ha portato infine

a visitare la dolce e riposante Lucerna

nella verde Svizzera ordinata,

attraverso alberghi e servizi diversi,

escursioni termiche e cucine innovative

per gusti e sapori, a vivere un romantico

viaggio sul lago in battello con cena

e dolci pensieri sul ponte di legno ricostruito

e la Cattedrale, ad affrontare con residue

energie e impegno il lungo faticoso viaggio

del rientro, con la solita convinzione

ormai sicura che anche attraverso tale

peregrinante cammino ho aggiunto,

come esercizio per rafforzare la capacità

di tolleranza, un nuovo piccolo mattone

al mio progetto di vita…

 

una poesia al giorno

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