318) Il rito della morte tra passato e presente – 14/11/2023
una poesia al giorno
Tra lamenti neniosi
rituali ed eguali
cantano una vita
che non è più la tua.
Unico attimo di “grande” dolore
solo per pochi
come da sempre,
domani la vita
offrirà un nuovo giorno.
Sacrifici e passioni
sono già lontani
trastulli terreni
inani per te,
t’aspetta –chissà-
la luce e la vita
oppure la fine di ogni desìo!
Al rito legato alla morte,
nel passato,
si dedicava più tempo;
oggi il minimo indispensabile!
C’era una ritualità,
nel portare il lutto,
che era formale e sostanziale;
oggi è ridotta all’essenziale,
anche dal punto di vista legale:
tre giorni appena di congedo
per la morte di un congiunto.
Sono state stravolte le motivazioni
che hanno dato origine al rito
– uguale sorte è toccata al matrimonio –
solidarietà per i parenti del defunto
– solidarietà economica per gli sposi -,
trasformati in pure rappresentazioni formali
drammatizzazioni
prive di adesione sostanziale
senza veri sentimenti.
Il ricordo di chi moriva
rimaneva nel tempo
attraverso i racconti
degli anziani,
i quali recitavano il ruolo
della memoria storica
della famiglia del vicinato
dell’intero paese.
L’oblìo di chi non c’era più
diventava più lento;
oggi si cerca di chiudere il conto,
presto
velocemente
sbiadiscono i ricordi.
La comunità era più attenta
e partecipava coralmente al rito
sospendendo le attività lavorative.
Oggi c’è poca attenzione,
solo pochi intimi, per breve periodo,
partecipano
mentre tutt’intorno
la vita procede con i soliti ritmi
veloci.
Ho partecipato al funerale
di un lontano parente
al quale ero particolarmente affezionato,
domenica 29 maggio 2001 alle ore 15.00.
Ho notato con amarezza
che tutti avevano i segni della fretta e dell’impazienza,
nel volto nei gesti nel modo di presenziare:
alcuni per seguire gli avvenimenti sportivi,
altri per proseguire l’”importante” campagna elettorale,
altri ancora per i “soliti” impegni della domenica.
Alla fine del rito religioso
tutti velocemente a salutare i parenti
schierati in riga…
e via di corsa…
In poco tempo
i familiari sono rimasti
davanti alla Chiesa…
soli
con il fresco dolore
e la salma per l’ultimo addio!