Poesia

231) Non siate affamati di loto – 19/08/2023

 

 

una poesia al giorno

 

Non siate affamati di fior di loto, cari parenti,

abbiate sempre cara la cura delle vostre radici,

privo d’identità è l’essere umano senza memoria.

Non imitate i compagni di Ulisse, in cerca di spezie

per amor dell’oblio e domare i dolori.

Patrimonio comune son le contrade vissute

dai nostri avi e in parte da tutti noi…

 

Se crescere significa perdere la memoria storica,

non voglio crescere.

Se diventare uomo significa recidere il legame

con le mie radici

voglio restare ancora piccolo e bambino…

 

La mia vita mi ha portato altrove,

ma non ho mai reciso i legami col sito natio,

il canale, le sue colline d’arenaria e i dolci gelsi…

Un regalo speciale la giornata di oggi, tanti

parenti (33) a lunghi tavoli seduti, in gioia

e condivisione (col cuore uniti ad altri lontani).

Una scena d’altri tempi, dolce già nella memoria.

 

Se crescere significa perdere la memoria storica,

non voglio crescere.

Se diventare uomo significa recidere il legame

con le mie radici

voglio restare ancora piccolo e bambino…

 

Il mio percorso letterario di scrittore dilettante

e umile poeta mi ha riportato sempre 

a quei dolci luoghi diventati da tempo

siti dell’anima, e in tutti i miei scritti presente

e continuo è il richiamo a San Gianni, al canale,

al gelso, a tanti personaggi vivi nella memoria,

piccoli eroi di una storia mitica da raccontare

ai figli, nipoti, pronipoti e a noi stessi… 

 

10 aprile 2023 – Cari parenti, invio una breve poesia a ricordo di due belle giornate, che ci hanno permesso di ricordare e rinsaldare il cordone ombelicale con le nostre radici. Un grazie immenso a Nicola Zappavigna (e famiglia) che ha voluto condividere con i parenti la casa avita ristrutturata con criterio e sensibilità. Accanto a noi ho avvertito la presenza gioiosa della zia Catuzza e dei figli che ci hanno preceduto nel mondo dei giusti. Un fraterno abbraccio a tutti – Carlo  

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