Poesia

171) Sogni – 20/06/2023

una poesia al giorno

 

Le  carenze e le compensazioni quotidiane

le inadeguatezze e le privazioni

gli aneliti insoddisfatti di libertà

di giustizia e di senso del dovere

proiettono giornalmente

strane ombre sui nostri sogni.

 

Ho sognato

– e il sogno aveva i contorni del reale –

di partecipare ad una caccia al tesoro

organizzata e gestita da persone

falsamente corrette tanto da spingermi

durante il percorso ignoto solo a pochi,

per ripristinare il senso del giusto,

a fare formale istanza di denuncia:

Il sottoscritto………… concorrente

nei giochi denominati vinca il migliore 

fa ricorso avverso il risultato dell’ultimo

gioco per il seguente motivo……….

l’estrazione dell’ultima bandierina

dall’apposita asta risultava difficile,

anzi impossibile, in quanto fissata

ad arte in modo resistente e duraturo

per costringere lo scrivente

insieme alla compagna di gara

a desistere e a classificarsi ultimi 

compromettendo l’esito finale

della gara a quel momento più che ottima 

Comunica infine che non parteciperà più

ad altre gare organizzate da codesto Comitato

se non sarà soddisfatta tale richista di giustizia.

Distinti saluti.

 

Ho sognato

– e il sogno aveva i caratteri del reale –

di avere difficoltà respiratorie nausea

palpitazioni continue e crampi muscolari

e soffrire di svenimenti capogiri e vertigini.

Ho sognato di vivere un forte disagio

per il contrasto tra il dovere e l’inadeguatezza

delle mie risorse e capacità fisiche

che provoca disturbi vari a livello psicologico

dall’ansia agli attacchi di panico

dalla depressione alla fatica a concentrarsi

e al senso di stanchezza fin dal mattino

dalla mania di persecuzione al senso

di claustrofobia e alla fatica di alzarsi dal letto.

Ho sognato di avere somatizzato i piccoli

disturbi iniziali per l’estrema incomunicabilità

tra i comandi che regolano il rapporto

volere-potere-dovere e di aver alterato

gli equilibri comportamentali aprendo

le porte all’insonnia e alla fame nevrotica

alle lacrime facili al nervosismo

e all’irritabilità ovvero ad una vera

malattia che per indicare gli scoppiati

gli Americani chiamano burn out syndrome.

 

Ho sognato

– e il sogno aveva i caratteri del reale –

che un vecchio maestro di scuola

mi invitava con forza e convinzione

a ragionare con la mia testa e a capire

che la storia viene scritta dai vincitori

non per amore della verità e rispetto dei popoli

ma per legittimare o rafforzare il loro potere;

e inoltre a farmi consapevole che tra la Chiesa

e le Associazioni laiche le diversità

sono solo formali ma identiche le finalità

gli assunti i fondamenti che regolano

i rapporti interpersonali e tra stati;

 

e ancora a meditare sulle cause e origini

dei sogni che non sono solo elaborati

attraverso le esperienze quotidiane

ma anche il ricordo di esperienze

già vissute in altre vite in altri mondi

anche se nella memoria ormai sopite.

 

 

 una poesia al giorno

 

 

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