Poesia

46) Ritorno all’essenzialità – 15/02/2023

 

In un mondo complesso, come l’attuale…

non inopportuno è sentire il bisogno

di un ritorno all’essenziale…

nella vita, nei comportamenti, nei giudizi,

per dare senso e valore ad ogni atto e respiro.

Poche parole bastano per validare motivazioni

comprensibili indirizzi e semplici indicazioni…

non c’è bisogno di convegni, tomi e relazioni

per affermare che la vita è fatta di condivisioni,

dialogo continuo, ricerca condivisa e tante discussioni.

 

Non servono lunghi articoli di giornali

e l’intera biblioteca meridionalista,

per capire e far capire che “la nostra regione

non sempre è grata e riconoscente

con i suoi figli migliori (dediti a darle lustro

in giro per il mondo), adusa spesso

a strizzare l’occhio ai suoi figli peggiori…”

 

Poche parole servivano ad Einstein

per far capire con chiara evidenza

che “due cose sono infinite: l’universo

e la stupidità umana…” oppure 

“che è più facile disintegrare un atomo

che un pregiudizio”, mentre l’intelligenza

araba indica con chiarezza disarmante

che “quattro cose non si possono nascondere

a lungo: il sapere, la stupidità, la ricchezza

e la povertà…” e il buon senso occidentale

che “ogni briciola che viene recuperata

alla storia, alla tradizione e alla nostra

memoria impolverata è opera meritoria e giusta”,

 

Nei riti comunitari sacri e profani forte è

la tentazione dei singoli di fare lunghi discorsi,

di lanciare messaggi, di dare consigli,

di fare lunghi preventivi progettuali e articolati

consuntivi, dimenticando che sono soprattutto

gli altri a dover fare i bilanci su vita e opera

di ogni esistente e che il ritorno all’essenzialità

è ritorno alla semplicità, è recupero di umiltà,

rafforzamento di spiritualità di saggezza

e conquista di equilibrio e buon senso…

 

una poesia al giorno

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